18 ottobre, Giornata Europea contro la Tratta: istituita nel 2006 dalla Commissione Europea, per il XVI anno consecutivo rappresenta l’occasione ideale per stimolare una riflessione su un sistema di sfruttamento della persona che interessa, in maniera più o meno grave, tutti gli Stati dell’Unione Europea.
“L’Italia è ormai da molti anni un Paese fortemente interessato dal fenomeno sia come meta di destinazione sia come luogo di transito delle rotte individuate dalle organizzazioni criminali dedite alla tratta” ha affermato Mariaelena Morelli, psicoterapeuta, coordinatrice generale Area Anti Tratta per il Consorzio Sale della Terra. “Continuano ad aumentare le persone che si affidano, per affrontare il viaggio, alle organizzazioni criminali o che vengono intercettate e reclutate nel loro villaggio o città di origine con la falsa promessa di una nuova vita in Europa e di un lavoro sicuro e onesto e che all’opposto vengono vincolate a situazioni di grave sfruttamento. Sebbene le donne provenienti dall’Africa destinate allo sfruttamento sessuale siano ad oggi maggiormente soggette ad essere intercettate e qualificate come vittime di tratta, non dobbiamo dimenticare che il fenomeno della tratta di esseri umani riguarda un’ampia compagine di persone provenienti da diversi Paesi e impiegate in più forme di sfruttamento. Si pensi ad esempio alle donne, agli uomini o alle persone LGBTI provenienti dall’Est Europa, dalla Repubblica Popolare Cinese, dal Centro o Sud America destinati al mercato del sesso o al lavoro gravemente sfruttato. L’identificazione precoce delle vittime di tratta permette di offrire le adeguate misure di assistenza previste dalla normativa vigente con la conseguente fuoriuscita dal circuito dello sfruttamento. 800290290 è il numero verde a cui chiunque può segnalare potenziali vittime”.
Nella giornata odierna l’equipe multiprofessionale del progetto “Fuori Tratta”, che a Benevento gestisce una casa rifugio per donne vittimi di tratta, “La casa di Esther”, si è riunita al Caffè Orto di Casa Betania per svolgere attività di informazione e sensibilizzazione.
“L’iniziativa è nata dal Numero Verde Nazionale Antitratta, dispositivo finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che, unendo idealmente il prezioso lavoro dei Progetti Antitratta italiani, ha previsto in ogni città della penisola eventi pubblici per invitare a riflettere e sensibilizzare sul tema, uniti dall’hashtag #liberailtuosogno” spiega Teresa Lauto, assistente sociale e responsabile della struttura “La Casa di Esther”.
Le operatrici hanno coinvolto la cittadinanza chiedendo alle persone di passaggio di rispondere a una domanda con scelte multiple, una sorta di gioco sociale diventato pretesto per informare in maniera corretta e distribuire materiali per sensibilizzare sul fenomeno e verificare la direzione dell’immaginario collettivo. Queste azioni nascono per ricordare che, in Italia, le persone vittime di tratta spesso non sono riconoscibili e hanno diritto all’assistenza e alla protezione per sottrarsi allo sfruttamento. Fra i partecipanti di questa mattina anche professori del @CPIA di Benevento, oltre a diversi studenti universitari.
Obiettivo di questa giornata è stato quello di promuovere la costruzione di un percorso conoscitivo che preveda una presa di coscienza effettiva del fenomeno della tratta e della sua estensione sul territorio; l’influenza della criminalità organizzata che ne favorisce la diffusione e stimolare una consapevolezza autentica in particolare nei giovani che saranno i costruttori del futuro.