Nei primi giorni di marzo un ospite del Borgo Sociale Regionale di Roccabascerana ha stipulato il progetto “Dopo di noi” con l’Azienda Consortile Servizi Sociali B02.
Ma cosa rappresenta nello specifico? “Dopo di noi” è il nome del testo di legge n.112/2016, entrato in vigore il 25 giugno 2016 per tutelare i diritti deille persone con disabilità rimasti privi del sostegno familiare.
Guido (nome di fantasia), è uno dei giovani del nostro territorio in carico alla salute mentale.
Dal 2017 è stato preso in carico dal Borgo Sociale Regionale di Roccabascerana, svolgendo un PTRI – Percorso Terapeutico Riabilitativo Individualizzato – con Budget di Salute. Terminato il PTRI-BdS ci si è chiesti, insieme a Guido, quale futuro si può avere senza un adeguato supporto familiare? Una domanda complessa, per la cui risposta c’è bisogno di una rete sinergica, in questo caso, costituita dal Consorzio Sale della Terra, l’azienda consortile B02 di San Giorgio del Sannio e il Dipartimento della Salute Mentale di Benevento e dall’utente stesso. Guido è stato inserito in un progetto “Dopo di Noi”, che si sta svolgendo presso uno degli appartamenti del Borgo Sociale.
Il dopo di noi consiste in un progetto dedicato, in particolar modo, alle persone con disabilità che non hanno un adeguato sostegno familiare e che necessitano del supporto di persone qualificate per permettere alla persona di poter continuare a raggiungere i propri obiettivi personali, sociali e, soprattutto, avere una continuità terapeutica.
Le patologie psichiatriche risultano, purtroppo, cronicizzanti. Naturalmente, ciò non deve scoraggiarci!
Il progetto permette, infatti, di sostenere Guido nei suoi bisogni personali e sociali, scritto su misura della persona presa in carico, e quindi sulle sue inclinazioni, attitudini, e anche sui punti di debolezza e, nel concreto, oltre ad offrire i servizi rivolti a tutti gli utenti del borgo, gli consente di avere due operatori di riferimento che lo aiutano nelle attività quotidiane; le attività svolte presso il Borgo Sociale spaziano dal cineforum all’ortoterapia, dal laboratorio di falegnameria a quello artistico, fino alla lettura del quotidiano e al supporto agli operatori nella pulizia e nella manutenzione degli spazi comuni.
Dal 2017 ad oggi Guido ha fatto un ottimo lavoro su sé stesso, in modo graduale, affidandosi all’équipe terapeutica, è riuscito a riallacciare la sua capacità di fidarsi degli altri, è diventato sempre più consapevole dei suoi limiti ma anche delle sue risorse, al punto tale da poter investire la sua persona nel progetto dopo di noi (per il cui affidamento è fondamentale mostrare un certo grado di responsabilità e di autonomia).