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Il 25 aprile segna la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, 77 anni dopo l’Europa è flagellata da un conflitto a due giorni di macchina dal nostro paese.
Questo pone delle domande su ciò che è stato il conflitto nel ’39-’45 e su come oggi possiamo affrontare il conflitto in Ucraina.
Ci auguriamo che oggi possa essere il giorno della liberazione anche per il popolo ucraino, ma sappiamo che non sarà così.
Per quanto la resistenza armata sia un concetto condivisibile e romantico, per quanto sia inaccettabile l’invasione armata da parte di una potenza straniera, oggi non possiamo pensare a una risoluzione del conflitto con la resistenza partigiana.
Il pericolo dell’atomica incombe su tutto il mondo.
Oggi un conflitto deve essere necessariamente risolto con un’azione di pace non violenta.
L’Ucraina resiste con i propri partigiani, ma cosa succederebbe se l’Europa intera decidesse di marciare pacificamente su quel territorio?
Cosa succederebbe se si ribaltasse il paradigma della resistenza armata in una resistenza pacifica sull’esempio di Ghandi e Martin Luther King?
Oggi è necessario interrogarsi su questa possibilità e immaginare la risoluzione di questo conflitto in chiave nonviolenta.
Ringraziamo la Resistenza per averci liberato nel 1945.
Speriamo di ringraziare la Resistenza Nonviolenta nel 2022.
Buon 25 Aprile a tutte e tutti