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Sabato 18 marzo Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nell’aula Paolo VI della Basilica di San Pietro, alcuni dei rifugiati arrivati in Europa tramite i corridoi umanitari, tra cui era presente anche la famiglia Saleh, accolta nel Sai Petruro Irpino dal luglio del 2022, accompagnati da Giulia Pellizzari, coordinatrice del SAI, Assunta Tropeano, operatrice all’integrazione e Leila Baiten, mediatrice culturale.

“I corridoi umanitari non solo mirano a far giungere in Italia e in altri Paesi europei persone profughe – le parole dal Papa – strappandole da situazioni di incertezza, pericolo e attese infinite; essi operano anche per l’integrazione, perché non c’è accoglienza senza integrazione”.

Il padre Khaled Mohammed, la madre Nabilah Abdulrahman, e i loro 5 figli, sono emigrati dallo Yemen, la loro nazione di origine, dopo aver effettuato richiesta di asilo politico, all’Etiopia, fino ad arrivare in Italia con un corridoio umanitario tramite la Comunità di Sant’Egidio.

Ad oggi tutti i piccoli della famiglia stanno proseguendo con continuità e ottimi risultati il loro percorso scolastico, in istituti scolastici tra Altavilla Irpina (i più piccoli) e Benevento, coltivando i propri sogni e le proprie passioni.

I Saleh hanno impiegato poco tempo per integrarsi al meglio nella comunità di Petruro Irpino, che, ancora una volta, ha dimostrato di essere un piccolo comune dal cuore enorme, esempio di accoglienza e inclusione.