Grande successo per l’evento di matching Disabilità e inclusione lavorativa organizzato in collaborazione con la Croce Rossa Comitato di Benevento e tenuto alla Cittadella del Welcome martedì 15 marzo.
Alla tavola rotonda hanno partecipato Stefano Tangredi, presidente regionale Croce Rossa e delegato tecnico nazionale all’inclusione sociale Cri; Francesco Giangregorio, direttore generale Consorzio Sale Della Terra, Fernando Ippoliti, Project manager del progetto LISA – Lavoro, Inclusione, Sviluppo, Autonomia; Giovanni De Michele, presidente del Comitato territoriale di Benevento; Martina Volpe dell’Unità inclusione della Croce Rossa che ha moderato la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Paolo Colombo, garante dei diritti delle persone con disabilità per la Regione Campania; Clementina Donisi, imprenditrice e vicepresidente degli industriali sanniti e Raffaella Masotta, presidente della Sezione di Benevento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Il progetto LISA è nato più di un anno fa con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità e, al contempo, aumentare la consapevolezza della comunità sull’importanza di coniugare produttività e inclusione, in particolare delle persone con disabilità: si tratta di una piattaforma di e-recruitment che facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone svantaggiate.
Finalmente, come affermato da Giovanni De Michele, si è concretizzato il primo evento di matching del Comitato Croce Rossa Nazionale su presidio LISA di Benevento, il primo nato in Italia ed il primo ad aver dato vita all’evento.
A Benevento sono state riscontrate 40 domande di beneficiari sulla piattaforma e sono state già realizzate delle azioni di inclusione lavorativa, inoltre verrà portata avanti la formazione di 12 operatori con qualifica HCCP grazie al partenariato con ANSI formazione.
13 aziende afferenti a Confindustria hanno aderito e stanno svolgendo i colloqui conoscitivi con gli aspiranti beneficiari.
Grande risonanza si è avuta in ambito nazionale in quanto un piccolo comitato come quello di Benevento è riuscito a dare vita ad un grande progetto di inclusione lavorativa e si auspica che le aziende capiscano l’importanza dell’inclusione di soggetti diversamente abili.
Raffaella Masotta dell’UICI ha sottolineato un dato importante riguardo il tasso di occupazione lavorativa delle persone con disabilità che si attesta su una percentuale vicina al 35%, percentuale che cala ancora se tra le persone con disabilità si considera soltanto il genere femminile. Il lavoro rappresenta certamente il mezzo migliore per abbattere ogni tipo di discriminazione ed avviare processi di inclusione.
Il direttore generale di Sale della Terra, Francesco Giangregorio, ha aggiunto un tassello importante, ovvero l’importanza di un corretto accompagnamento dei soggetti disabili nel percorso lavorativo.
La Rete di Economia Civile “Sale della Terra” si è infatti dotata dell’ufficio Passione e Lavoro, diretto da Antonietta Caroscio, per capire le vocazioni che ognuno di noi può avere rispetto al lavoro.
Da parte delle istituzioni manca l’accompagnamento per mancanza di formazione del personale: un gap che va assolutamente colmato, in quanto le persone con fragilità necessitano di essere seguite durante il percorso di lavoro. Bisogna fare équipe con ogni responsabile di struttura che assume la persona, con psicologi e assistenti sociali a supportare sia chi lavora, sia a chi deve far lavorare per mettere tutti in una situazione di comfort.
Come ha sottolineato Mariaelena Morelli, Coordinatrice dei progetti SAI e responsabile del progetto Fuori Tratta per la nostra Rete, il tavolo si sposa completamente con la mission di Sale della Terra, con uno sguardo che si rivolge non solo alla disabilità, ma alle abilità, alle competenze che vediamo nell’altro, realizzando percorsi di empowerment capaci di far acquisire consapevolezza alle persone delle proprie competenze e potenzialità.
L’impiego di buone pratiche di Welfare può e deve rappresentare uno strumento di leva di sviluppo locale, secondo un modus operandi che si sta diffondendo con forza negli ultimi anni e di cui, come Rete “Sale della Terra”, ci siamo fatti spesso promotori, secondo il principio che lega il capitale economico con il capitale sociale e relazionale delle comunità, in particolar modo in quelle comunità di piccole dimensioni.
Nel corso dell’incontro, l’importanza dell’inclusione lavorativa è stata sottolineata anche da Paolo Colombo, garante dei diritti delle persone con disabilità per la Regione Campania. Il lavoro rappresenta una problematica importante per le persone con disabilità, significa realizzazione, libertà e dignità, così come per i non vedenti è luce che ritorna, un modo per socializzare e rendersi utili.
L’inclusione lavorativa è anche un’alternativa economicamente valida, perché le persone, percependo un reddito, liberano le risorse dedicate all’assistenzialismo. E’ opportuno privilegiare un tipo di lavoro intellettuale, non solo per stare al passo con le richieste del mercato, infatti se una persona con disabilità ha la possibilità di fare un percorso di studi ha l’occasione di sfruttare le sue potenzialità in campi che non richiedono un lavoro di tipo fisico.
Esistono però dei limiti alla realizzazione di questa visione, ovvero la formazione, ancora scarsa e poco attenta all’evoluzione del mondo del lavoro, e le politiche attive, che in Italia funzionano ancora in maniera poco efficiente.
Dato confermato dalla vicepresidente di Confindustria, che ha constatato la difficoltà a trovare risposte al collocamento in fase di ricerca di lavoratori diversamente abili, data la mancanza di un tracciamento efficace delle risorse a disposizione, pertanto l’evento di matching si configura come un’importante opportunità per creare una rete di conoscenze.