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PFP Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi” è un progetto nazionale sostenuto dall’impresa sociale “Con i Bambini” sul Bando Adolescenza del fondo nazionale “povertà educative minorili“. Capofila del progetto è la “Rete di Economia Sociale Internazionale, RES-INT”, e coinvolge 48 partner su nove regioni italiane, undici province e duemila giovani.

Elemento centrale delle progettualità del nodo Lecce è costituito dalla pratica della Ricerca – Intervento: una metodologia, utilizzata anche nell’ambito della cooperazione internazionale, che attiva interi territori attorno ai progetti formativi personalizzati con budget educativi. Tale profilo specifico è stato sviluppato grazie alla partnership con la Kip International School, istituto all’avanguardia a livello internazionale per tale metodologia.
Usata inizialmente in campo pedagogico negli anni quaranta e teorizzata per la prima volta dallo psicologo tedesco Kurt Lewin, la Ricerca Intervento si è trasformata nel tempo, assumendo connotazioni di volta in volta diverse, sino ad essere sperimentato come modello per le scuole.

Il Nodo Lecce, articolato grazie all’associazione Camera a Sud, coinvolge sul territorio tre Istituti Superiori, il Presta Columella, il Gallilei Costa Scarambone e di recente anche il De Pace.
Anche a Lecce, dopo un primo contraccolpo esercitato dall’avvento della pandemia, il progetto PFP si è dimostrato essere di grande ausilio per le attività scolastiche diffuse, grazie alla sua capacità di ricezione degli studenti dispersi, il cui numero è aumentato proprio in virtù del modello inevitabilmente dispersivo costituito dalla DAD.
Il PFP si è dunque posto in relazione complementare alle attività scolastiche al fine di rafforzare l’attivitа di recupero proposta dagli Istituti, che spesso valorizza chi è già dotato di mezzi e capacità ma, talvolta, lascia indietro situazioni piщ marginali e complesse, non per disinteresse o incapacità, ma per mancanza di tempo e strumenti. Un obiettivo ambizioso che si intende raggiungere attraverso una strettissima sinergia tra terzo settore, istituzioni pubbliche e scuole.
Ogni progetto di ricerca-intervento infatti ha lo scopo di contribuire a risolvere (o gestire) problemi concreti identificati dal Gruppo di Lavoro (ambientali, economici, infrastrutturali, sociali, culturali ecc.) e, contemporaneamente, di migliorare la coesione sociale e la responsabilizzazione degli attori coinvolti per rendere efficaci e sostenibili i risultati desiderati.
Grazie a tale approccio dunque il nodo è riuscito ad attivare un dialogo tra docenti e operatori di Camera a Sud implementando, nel corso dell’estate che ha preceduto la ripresa della didattica, progettualità coordinate assieme a Kip International School.
In queste settimane si è proceduto alla ripresa delle progettualità laboratoriali con le classi individuate attraverso una sinergia preziosa tra i coordinatori del nodo, i docenti delle classi coinvolte e gli studenti.
Crocevia di tutte le attività, sempre mosse tra il digitale e spazi ci compresenza ove e quando possibile , è costituito dalla sede dell’associazione Camera a Sud, dove verranno realizzati al fine di coinvolgere gli studenti laboratori di serigrafia, agricoltura coesiva, falegnameria, escursionismo ed attività di volontariato.
Inserire gli studenti in un contesto attivo e partecipato, estraneo alla scuola ma capace di valorizzare la cultura e lo studio, li coinvolgerа nelle dinamiche stesse dell’associazione, rendendoli protagonisti di un processo dinamico di sviluppo e progettazione, che sarà il vero motore di crescita personale e collettiva, per la riconquista di autonomia, consapevolezza e fiducia in sй stessi e negli altri.

In copertina Photo by Diego PH