PFP CATANZARO SI RACCONTA. I COGESTORI E I LORO INCONTRI CON LE SCUOLE – I PARTE
L’associazione culturale Incanto arti creative è uno dei cogestori di PFP Catanzaro. L’associazione fa e vive di teatro. Ha un laboratorio teatrale, il “TeatroLab – 2 ore fuori dal mondo”. Dal 2017 gestisce il “Cinema Teatro Comunale” della città. Nel progetto PFP ha avviato i rapporti di co-progettazione con la scuola I.T.A.S. “B. Chimirri” di Catanzaro.
L’INCONTRO TRA L’ASSOCIAZIONE INCANTO ARTI CREATIVE E IL RAPPRESENTANTE D’ISTITUTO DELLA SCUOLA
Quando ad Aprile abbiamo provato a ripartire, riprendere i contatti con l’I.T.A.S. “B Chimirri”, Francesco Passafaro, referente dell‘associazione, ha contattato il rappresentante d’istituto della scuola. Avevamo bisogno di ascoltare confrontarci, oltre che con la docente referente del progetto, anche con qualcuno altro che conoscesse bene i ragazzi. Per condividere un altro punto di vista, immaginare insieme l’approccio migliore per relazionarci con loro. Lo abbiamo incontrato in una Skype. Ci ha raccontato della nuova quotidianità che i suoi coetanei si erano trovati a vivere. Senza fare troppi giri di parole ci ha messo a conoscenza del fatto che il 44% degli studenti della scuola non avesse né il computer né la connessione illimitata. Che quindi i ragazzi non avevano la possibilità di scegliere se partecipare ad attività extrascolastiche.
Non solo. Ci viene suggerito di raggiungere i ragazzi attraverso whatsapp, instagram o il gruppo privato facebook. Secondo il rappresentante d’istituto gli obiettivi della proposta devono essere la socializzazione per stare insieme, sorridere, ma anche la possibilità di approfittare di quel momento per fare cose che i ragazzi non avevano mai fatto. L’incontro si rivela illuminante per tutti noi. Facciamo tesoro dei suoi suggerimenti e osservazioni e rielaboriamo la proposta formativa da presentare ai ragazzi in un prossimo incontro.
LA PROPOSTA FORMATIVA DELL’ASSOCIAZIONE INCANTO ARTI CREATIVE AI RAGAZZI DELL’ I.T.A.S. “B CHIMIRRI”
Per raggiungere il maggior numero di studenti possibili e d’accordo con la docente referente del progetto, Francesco realizza un live nel gruppo facebook degli studenti. Propone loro di realizzare uno spettacolo teatrale, co-organizzare, co-progettare una rassegna cinematografica. Un’attività da fare anche a distanza. Per continuare a sognare, realizzare le proprie aspirazioni. Un modo per restare accanto e guardare avanti, con fiducia. Tuttavia, nonostante l’iniziale interesse di alcuni ragazzi del gruppo, la dimensione digitale non ci ha permesso di avviare il percorso per come l’avevamo immaginato. I ragazzi interessati non avevano il PC o non avevano una connessione illimitata che consentisse loro di partecipare anche ad attività extrascolastiche.
PFP CATANZARO SI RACCONTA. I COGESTORI E I LORO INCONTRI CON LE SCUOLE – II PARTE
L’associazione Wake up di Catanzaro è l’altro cogestore di PFP Catanzaro. L’associazione è ideatrice del Festival Altrove – primo festival di street art a Catanzaro ed è impegnata da anni nella rigenerazione degli spazi urbani attraverso l’arte di strada. Dal muraglione del Campo scuola, il palazzo dell’Ordine degli architetti, il Caffè delle arti all’assessorato alle Politiche sociali. Dal muro del nuovo campo Figc a Sala, i sovrappassi di viale De Filippis, il Pala Gallo a Corvo, l’ex Mercato e il Porto a Lido ai pannelli ideali della più grande mostra all’aperto del Meridione.
Nel progetto PFP Catanzaro Wake up ha avviato i suoi rapporti di co-progettazione con una classe del liceo scientifico “L. Siciliani di Catanzaro”.
L’associazione Wake Up ha conosciuto i ragazzi e le ragazze di una classe del liceo scientifico “Luigi Siciliani” in un incontro online avviato nell’ambito della campagna “A distanza, ma non distanti, restiamo accanto.
L’ASSOCIAZIONE WAKE UP E LA PROPOSTA FORMATIVA AL LICEO SCIENTIFICO “L. SICILIANI”
Attraverso la piattaforma digitale messa a disposizione dalla scuola Vincenzo Costantino ed Edoardo Suraci, soci fondatori dell’associazione, hanno avviato un workshop online. Il workshop ha avuto l’obiettivo di fornire ai ragazzi gli strumenti e le tecniche per progettare e organizzare un evento culturale a Catanzaro. Nella classe virtuale della scuola i ragazzi hanno potuto incontrarsi e scambiare idee sull’offerta formativa da costruire insieme. Hanno immaginato come realizzare un’attività culturale capace di rispondere ai loro bisogni. Si sono confrontati sulle cose che non gli piacciono della loro città e sulle cose che vorrebbero avere dalla città in cui vivono. Dallo scambio di idee di quelle settimane sono venute fuori le loro principali esigenze.
“Luoghi e occasioni di incontro e condivisione, manutenzione e cura degli spazi pubblici abitati nel tempo libero, mobilità” sono questi i temi che i ragazzi hanno individuato per realizzare la loro idea progettuale insieme alla scuola e a “Wake up”. Un’idea capace di rispondere ai loro bisogni. Dalla quale partire per progettare e realizzare da protagonisti un’attività sul territorio. I ragazzi così si sono messi in gioco e hanno immaginato di realizzarla concretamente. Analizzato tutte le problematiche, consapevoli dell’impegno che la realizzazione dell’idea richiederà e delle difficoltà che incontreranno. Hanno immaginato i partner da coinvolgere.
L’idea finale è stata quella di avviare un’azione di qualificazione e rigenerazione di un campetto da basket del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro
Un luogo di incontro che i ragazzi con la loro innata fantasia e creatività hanno iniziato a immaginare, ripensare con occhi nuovi, uno spazio pubblico che vorrebbero diverso dallo stato attuale, più bello da vivere.
Come procedere? Per il momento hanno riflettuto e acquisito – guidati da Vincenzo ed Edoardo di “Wake up” – qualche strumento di progettazione partecipata così da essere pronti a presentare e condividere – appena possibile – la loro idea ai docenti, alla scuola, alle famiglie e agli altri attori territoriali.
Come è andato il percorso avviato? Siamo riusciti a stare accanto ai ragazzi come avremmo voluto?
Non lo sappiamo ancora. Speriamo che l’interazione nata nei mesi scorsi tra scuola, territorio e comunità educante, abbia potuto e possa aiutare i ragazzi coinvolti a sviluppare e a coltivare il loro bisogno di crescita, realizzazione, aprire prospettive di speranza per la costruzione di un mondo più giusto, a misura di ciascuno di loro. Auspichiamo di riprendere le attività intraprese con più grinta ed energia di prima!