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di Gabriella Debora Giorgione Mariaelena Morelli, psicologa e psicoterapeuta, è la Responsabile delle Politiche di accoglienza e la Direttrice della Cittadella del Welcome della Rete di Economia civile “Sale della Terra”.

E’ tutta occhi e sorriso, la figura sottile, la voce sottile gentile ma argentina.

Papà dirigente alla Provincia e mamma logopedista, Mariaelena fin da piccola è incuriosita dai piccoli pazienti che andavano a casa sua, dalla sua mamma, per le sedute. Incuriosita, ma anche tanto spaventata. Vedendo i piccoli disabili piangeva perché affranta dall’idea della solitudine che un giorno quelle persone avrebbero potuto vivere. La sgomentavano l’esclusione e la sofferenza delle persone disabili e fragili.

«E sai quando tutto questo è passato, paradossalmente? Quando sono entrata per la prima volta al Centro “E’ più bello insieme” perché ho visto un’altra faccia della disabilità: il loro sorriso, la loro gioia, il loro sentirsi non diversi. Ho pensato finalmente che potesse esistere una dimensione diversa per vivere una fragilità», mi rivela.

E’ durante la frequenza delle scuole medie che Mariaelena capisce di avere la vocazione della psicologa e da allora la strada è stata diritta e certa: Liceo socio-psicopedagogico e poi Facoltà di Psicologia a Caserta, dove si trasferisce.

Mariaelena si laurea nel 2004, psicologa volontaria all’Ospedale civile, tirocinio al Centro di Salute Mentale di Benevento ed un percorso all’SPDC: qui incontra i pazienti psichiatrici, ma la disabilità ormai non la spaventa più, anzi il suo filo interiore si rafforza ogni giorno.

La scelta post lauream è la Scuola di psicoterapia: destinazione Roma, iniziano i viaggi mentre lavorava, un ritmo duro, ma il filo sottile deve rafforzarsi.

Proprio durante uno di questi viaggi a Roma, il treno ha un guasto, è pieno inverno, sono le 4.30 del mattino. La luce salta, è tutto buio. Un uomo ha un attacco di panico. Mariaelena ed una signora lo soccorrono, il signore si riprende mentre Mariaelena gli parla, la donna le rivela di essere un medico e di essere rimasta molto colpita dalla sua prontezza e dalla sua bravura nel condurre quell’uomo fuori dalla crisi.

Il viaggio continua, ma in realtà per Mariaelena ne è già cominciato un altro, anche se lei ancora non lo sa: quella dottoressa le porge un bigliettino dicendole che un suo cugino stava cercando proprio una psicologa per il centro disabili che aveva aperto a Benevento. Mariaelena legge: Angelo Moretti, numero di telefono. Roma arriva, il bigliettino si infila frettolosamente nella tasca del giubbetto di Mariaelena, le due donne si salutano.

Solo quando il giubbetto doveva andare in lavanderia il bigliettino si decide ad uscire dalla tasca. Mariaelena lo guarda. Riflette. Si incuriosisce. Chiama.

E’ il 2006, Mariaelena Morelli entra per la prima volta al Centro “E’ più bello insieme”: ad accoglierla, Angelo Moretti ed Elisabetta Mancini. Da lì è un percorso entusiasmante, pieno: nasce anche l’Orto di Casa Betania, Moretti entra nel Cesvob, Mariaelena diventa responsabile di “E’ più bello insieme” che cresce, vive momenti difficilissimi, ma resiste.

Insieme a Giovanna Zollo, assistente sociale conosciuta durante un corso di formazione, e a Paola Ferrannini, avvocato, apre – nella sede di Caritas Benevento dove nel frattempo Moretti era diventato Coordinatore – il Centro di Ascolto per donne vittime di violenza “Felicia Bartolotta Impastato”.

Nel 2014 nasce il primo Sprar, a Roccabascerana. Nessuno, fino a quel momento, aveva sentito parlare di questo nuovo sistema per i rifugiati e i richiedenti asilo. E’ una nuova modalità di accoglienza, impegnativa, ruvida. Mariaelena è chiamata ad una svolta personale e professionale: le storie della migrazione sono dense di dolori e traumi che metterebbero a dura prova chiunque, figuriamoci quel filo sottile di donna che ama le sfide. Di lì a poco, Mariaelena diventa responsabile di quello Sprar, niente la spaventa. Gli Sprar, che oggi si chiamano SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), adesso sono quattordici e Mariaelena Morelli è la Coordinatrice generale di tutti i Coordinatori.

La Bellezza, però, non si ferma qui. Riparte sempre da “E’ più bello insieme”.

Nel 2019 il Centro viene chiuso dal Comune di Benevento. Ma la Comunità “E’ più bello insieme” non si arrende. Sale della Terra trova una nuova sede, ancora più bella e spaziosa. Al punto che crea la “Cittadella del Welcome”, il luogo in cui convivono e si esprimono i progetti di welfare di comunità e della persona più strategici di Sale della Terra. Direttrice della Cittadella è Mariaelena.

Quel sottile filo d’acciaio torna così al suo primo amore del 2006 portandosi dietro tutta la forza combattuta e conquistata in questi anni.